In Sicilia continuano gli incendi appiccati da criminali per realizzare il proprio tornaconto: nuovi pascoli, assunzioni, rimborsi, appalti e via dicendo. In televisione e sui social si susseguono quasi in diretta foto e video della devastazione. Il presidente del Parco delle Madonie parla di un terzo del territorio del parco percorso dal fuoco. C’è indignazione, ma anche smarrimento. Che fare? Non basta postare immagini tremende e mettere emoji tristi o arrabbiati, anzi questo può avere un effetto negativo, facendoci credere che non c’è speranza, che non si può fare nulla tranne stare a guadare. Ma le soluzioni esistono, e bisogna tenerle presenti, innanzitutto per continuare a credere che le cose possano cambiare. In questa breve intervista, l’ex-presidente del Parco dell’Aspromonte racconta cosa si potrebbe fare.
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