Il GAL Terre Normanne ha recentemente vinto un finanziamento da due milioni di euro per realizzare il progetto “I Monti delle Terre Normanne” nella Riserva di Ficuzza. Si tratta dell’unico progetto siciliano finanziato dalla misura Montagna Italia del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo. Insomma, qualcosa di importante. Molti sono però i punti interrogativi che circondano l’iniziativa.
Stando alle notizie diffuse dalla stampa, il progetto prevede la realizzazione di un parco avventura su un’area di diecimila metri quadrati. La struttura sarà dotata di percorsi acrobatici, teleferiche, tirolesi, piattaforme installate sugli alberi e una parete attrezzata per l’arrampicata sportiva.
Tra le altre attività del progetto sono previsti voli in parapendio e l’astro-trekking, quest’ultimo da praticare pernottando in geodomi mobili – tende a forma di igloo dotate di ogni comfort, compreso un telescopio. È previsto anche un trenino ad alimentazione ibrida che dalla piazza principale di Ficuzza percorrerà l’antica tratta ferroviaria di fine ‘800. Sarà inoltre possibile noleggiare quad.
Tutte queste attività rischiano di avere un impatto negativo sulla natura del luogo. Il bosco di Ficuzza non è una semplice pineta creata con un rimboschimento, ma un ecosistema antico ricco di biodiversità. La realizzazione di un parco avventura al suo interno (se è questo ciò che avverrà) deve essere valutata con la massima attenzione.
Stesso discorso vale per l’uso del parapendio in zona, che può disturbare i volatili. Se è regolamentato l’uso di un piccolo drone, figuriamoci quello di un parapendio. Non è poi chiaro da dove ci si dovrebbe lanciare, e con quale mezzo si dovrebbe arrivare in quel punto.
Anche i geodomi mobili per l’astro-trekking sollevano perplessità circa l’impatto sul territorio. Come saranno trasportati? Dove verranno collocati? È difficile pensare che queste attività si possano conciliare con il fitto bosco della riserva. Sembrano più indicate per un campeggio, ma non è questo il luogo di cui parliamo.
Il trenino per i turisti sarà ad alimentazione ibrida, quindi in parte a benzina. È davvero una buona idea promuovere l’utilizzo di questi mezzi all’interno di un’area naturalistica? In questo senso, è assolutamente da condannare la proposta di affittare quad, che non dovrebbero potere circolare in una riserva, essendo veicoli inquinanti, rumorosi e invasivi.
Due note positive del progetto sono la possibilità di affittare biciclette (anche elettriche) per escursioni e la realizzazione di un punto bici in uno spazio adiacente al Palazzo Reale, da mettere a disposizione per la ricarica delle e-bike, addirittura con spogliatoi e officina meccanica.
Interessante è anche la proposta di costituire un comitato per contribuire alla promozione della montagna e creare sinergie con i comuni di Corleone, Monreale, Godrano e Marineo, che circondano la riserva.
È chiaro però che il nocciolo della questione è cosa si intende per “promozione.” Se l’idea è quella di trasformare luoghi naturali in parchi giochi allora meglio evitare. La montagna deve restare montagna, non diventare una succursale della città.
Foto di copertina: una veduta del bosco di Ficuzza dalla Grotta del Romito.
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